Lo sapevi che l’investigatore privato è autorizzato a scoprire e documentare il comportamento di un minore, anche per fatti che possono essere illustrati in sede giudiziaria?
Spesso, quando si parla di investigazioni private. si pensa (erroneamente) che ci si riferisca solamente a casi di infedeltà coniugale o ad indagini aziendali.
Il controllo e la tutela dei diritti dei minori, invece, è un’attività (non di secondo piano) che può essere affidata ad un’agenzia investigativa.
Una famiglia può rivolgersi ad un investigatore privato in diversi casi, come ad esempio:
il presunto consumo di droga o alcool,
atti di bullismo,
frequentazioni sbagliate
mancato rispetto degli obblighi scolastici.
Il ricorso all’investigatore privato è possibile anche solo in caso di presunti comportamenti poco diligenti del proprio figlio. E’ risaputo, infatti, che spesso nella fase adolescenziale i ragazzi nascondono ciò che fanno ai propri genitori.
E questi, soprattutto al fine di evitare il peggioramento della situazione, possono dunque affidare il controllo del minore ad un investigatore privato, il quale, tra pedinamenti e accostamenti riesce a documentare il comportamento del minore.
Inoltre, quando si parla di controllo di minori non può non essere menzionato un caso particolare: il ricorso ad un investigatore privato nelle situazioni di “affidamento dei figli”.
Spesso, non volutamente, i figli possono costituire anche “oggetto del contendente” tra coppie separate. In tali casi il genitore non affidatario può rivolgersi all’investigatore quando ritiene che il comportamento del genitore affidatario non sia idoneo a tutelare gli interessi del minore sia sul piano morale che educativo. Con le prove che gli saranno procurate e fornite dalle indagini investigative, il genitore potrebbe impugnare la sentenza precedente in cui veniva indicato come genitore affidatario la persona sottoposta a indagini.
