CASI DI CRIMINI COMMESSI DA GRUPPI SETTARI
Vilipendio di cimitero e violenze di sepolcro (Sette sataniche)
Nell’agosto del 1999, in provincia di Chieti, due giovani di 20 e 17 anni, sedicenti seguaci di Satana, arrestati dai Carabinieri, confessarono di aver danneggiato, in tre diversi cimiteri della zona, 126 tombe e cappelle gentilizie, conficcando croci capovolte nel terreno e decapitato statue raffiguranti la Madonna.
Nel novembre del 2000, ignoti si dedicarono alla devastazione di un piccolo cimitero di Bortigiadas, nel sassarese: violarono numerose tombe, la cappella fu imbrattata con scritte inneggianti a Satana e altri segni tipici dei riti satanici, molti crocifissi vennero divelti e diverse lapidi frantumate; furono trovate scritte colorate anche sulle tombe. Il raid fu attribuito ad alcuni giovani del paese che si professavano adoratori di Satana.
Omicidio ( Setta della Suprema Verità, Aum Shinrikyo)
Nell’ottobre del 1998, l’ex membro della Setta della Suprema Verità (Aum Shinrikyo), Kazuaki Okazaki, fu condannato a morte dalla Corte distrettuale di Tokyo per gli omicidi di un fedele e di un avvocato che si batteva contro Aum Shinrikyo, strangolato nel 1989 con la moglie e il loro figlioletto di un anno. Il legale giapponese si prodigava per aiutare i genitori i cui figli erano entrati nella setta a far sì che abbandonassero il culto. L’altro omicidio per cui Okazaki fu condannato era l’uccisione, nel 1989, di un membro della setta di 21 anni, strangolato nella sede centrale di Aum Shinrikyo, ai piedi del monte Fuji.
Furto e riciclaggio di materiale sacro (Sette sataniche)
Esisterebbe un fiorente mercato delle ostie consacrate rubate nelle chiese di Ascoli Satriano e Candela (FG) e rivendute, al mercato nero dei maghi e delle sette, al prezzo di oltre 100.000 lire. “Una pisside”, faceva rilevare don Domenico Ferraro, “contiene circa 200 ostie e quindi è facile calcolare il guadagno che si può ottenere dal furto di ostie nelle parrocchie”.
Traffico di organi (Riti woodoo)
Il traffico di organi non alimenta solo il mercato dei trapianti, ma anche i riti woodoo e la “medicina” esercitata dagli stregoni. La denuncia è del ministro degli Interni nigeriano che spiega come la malavita nigeriana, sfruttando la prostituzione, constringa le ragazze, sotto la minaccia di riti woodoo, all’espianto degli organi. L’obiettivo però non sarebbe la vendita all’estero, bensì l’utilizzo per la “medicina tradizionale” in Nigeria.
Favoreggiamento alla prostituzione (Riti woodoo)
In pubblico era il vicepresidente provinciale della comunità nigeriana di Modena, ma ( secondo i Carabinieri locali) la sua vera attività sarebbe stata quella di “acquistare” sue giovani connazionali, anche minorenni, da mettere sui marciapiedi nostrani, dopo averle avviate alla prostituzione con i riti woodoo. Con lui, in manette altre tre persone: le accuse variavano dalla riduzione in schiavitù al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Sfruttamento della prostituzione (Riti woodoo)
Costretta a subire tre riti woodoo e a mangiare, in uno di questi, il cuore di un gallo. Era una delle tante violenze subite da una giovane nigeriana obbligata a prostituirsi da una sua connazionale, successivamente arrestata dalle squadre mobili di Padova e di Venezia.
Suicidio di massa (Setta apocalittica in Israele)
Alcuni membri della setta apocalittica “Concerned Christians” (Cristiani in ansia) furono arrestati nel gennaio del 1999 a Gerusalemme per impedire di mettere in pratica gli insegnamenti del loro leader, Monte Kim Miller, cioè compiere, alla fine del 1999, un suicidio di massa nelle strade della Città Santa per avvicinare l’Armagheddon, la battaglia definitiva tra il Bene e il Male. Secondo Miller, chi si fosse sacrificato, sarebbe risuscitato trionfalmente a Gerusalemme. Dopo aver lavorato negli Anni Ottanta per la Procter & Gamble, Miller ha fondato la sua setta, con sedi in Colorado, California e a New York, allo scopo di denunciare i numerosi mali di cui sarebbe afflitta la società americana.
Suicidio di massa (Setta esoterico-informativa “Heaven’s Gate”)
Marzo 1997. Si sono uccisi a scaglioni, un gruppo alla volta in tre giorni, in una lussuosa villa nei pressi di San Diego, California: 39 membri di un culto pseudoreligioso di programmatori elettronici, Haven’s Gate, hanno eseguito un suicidio di massa per ricongiungersi con un ufo in viaggio nell’Universo sulla scia della cometa Hale-Bopp.
Gli adepti del culto “Le Porte del Cielo” sono morti ingerendo una forte mistura di sedativi e vodka e legandosi attorno alla testa buste di plastica. Erano 21 donne e 18 uomini ( di cui 7 si erano autocastrati), tra i 26 e i 27 anni, vestiti tutti di nero, capelli a spazzola, lasciandosi alle spalle zaini e pacchetti per il viaggio finale.
In tasca avevano ancora le istruzioni per il suicidio del loro leader Marshall Applewhite “Do” ( suicidatosi insieme ai suoi adepti e alla sua compagna una ex-infermiera psichiatrica Bonnie Lu Trusdale Nettles.
LA RICERCA CRIMINOLOGICA NELL’AMBITO DELLE SETTE SATANICHE
L’attività di ricerca nell’ambito dei crimini legati alle sette, così come del resto l’investigazione su tale argomento, implica l’esigenza di una notevole padronanza da parte dell’investigatore/ricercatore e della complessa simbologia rituale che permea tali organizzazioni.
Tale simbologia (ad esempio quella numerologica nel satanismo) può infatti rappresentare un elemento fondamentale per la comprensione di alcune dinamiche delittuose. Anche i simboli grafici, come le scritte murali ritrovate nei luoghi dove vengono svolti rituali satanici, o particolari oggetti o reperti anatomici, possono assumere significati importanti per la comprensione delle dinamiche e della valenza criminogenetica del gruppo che le ha eseguite. A tal proposito è interessante il caso dell’omicidio di Suor Laura avvenuto a Chiavenna nell’estate del 2000. Le presunti autrici, tre giovani ragazze insospettabili, appartenenti al ceto medio, con famiglie tranquille e normali come migliaia di altre hanno ucciso brutalmente la religiosa in un luogo isolato.
Le ipotesi sulla correlazione tra il delitto di Chiavenna e il mondo del satanismo sono supportate da alcuni riscontri criminalisti:
– rinvenimento di alcune scritte riconducibili a riti e sette sataniche nel corso di sopralluoghi, poco lontano dalla scena criminis;
– presenza su 3 quaderni, sequestrati nelle abitazioni delle tre giovani, di scritte e simbologie sataniche nonché di brani di scrittura contenenti linguaggi e contenuti riferibili al mondo del satanismo;
– la data in cui si è consumato l’omicidio è il 6 giugno (il 6-6) che costituisce una sequenza numerica simboleggiante il demonio nell’ambito dei gruppi satanici.
La ritualità satanica contempla infatti l’utilizzo di oggetti e sostanze di varia natura, spesso ricorrenti nei gruppi culturalmente omologhi poiché risalenti alle medesime tradizioni antiche tramandate oralmente o più semplicemente acquisiti dalla medesima letteratura specialistica.
Una lista di questi oggetti rituali rinvenuti e sequestrati (sotto un albero) dai Carabinieri nel corso di un’operazione di polizia a Roma a settembre del 2000:
– tre candele consumate
– alcuni cuori di pezza trafitti da spilloni
– una ciotola con uova
– della polvere bianca
– materiale cerebrale proveniente da un animale (una pecora)
Per quanto attiene ai reperti criminalistici grafici, rinvenuti sui muri di chiese sconsacrate utilizzate per riti satanici o all’interno di chiese consacrate o in documentazione personale sequestrata ad adepti (quaderni, diari), i segni ricorrenti sono:
– disegni del diavolo
– croci rovesciate
– varie sequenze numeriche tra cui 666 (la grande bestia, il demonio)
– stelle a cinque punte
– presenza di materiale musicale di gruppi satanisti.
Importanti indicatori della presenza di rituali satanici possono talvolta essere osservati nelle mutilazioni subite da animali domestici. Nel giugno del 2000, ad Albano in Provincia di Roma, sono stati rinvenuti, a più riprese, dei gattini che presentavano tutti le stesse mutilazioni, eseguite, a detta di un Veterinario, con un colpo netto e preciso. Gli animali avevano subito il taglio di una zampa posteriore all’altezza del femore e della coda. Le competenze necessarie al riconoscimento e all’interpretazione della simbologia satanica e di altri gruppi pseudoreligiosi sono acquisibili attraverso i testi scientifici specialistici e della letteratura subculturale diffusa dalle librerie specializzate.
LA LEGISLAZIONE ITALIANA IN TEMA DI SATANISMO
Il codice penale italiano non prevede una normativa specifica nei casi di commissione di reati con la matrice satanica; tuttavia, sanziona le singole condotte illecite, anche nel quadro di un medesimo disegno criminoso.
Questo perchè non è riconosciuto nel diritto penale italiano la “causa satanica”; è ritenuto non rilevante il motivo, a meno che non fondi un giudizio di aggravamento rispetto alle circostanze che hanno portato all’evento contestato, secondo l‘art.61c.p..
I reati più comuni associati al satanismo sono la violenza sessuale rituale, anche di gruppo, i maltrattamenti, le torture e la morte (anche degli animali), le profanazioni delle chiese e dei cimiteri, la necrofilia, il furto, l’appropriazione indebita, l’associazione per delinquere e la truffa.